Il giro di affari delle concessioni autostradali: quanto guadagnano le società e quanto si aggiudica invece lo Stato. I numeri condivisi dalla Corte dei Conti.
Nel pieno della discussione sulle concessioni autostradali, emergono i numeri della Corte dei Conti sul giro di affari che interessa un settore senza ombra di dubbio prolifico.
Corte dei Conti, i ricavi legati alle concessioni autostradali nel 2017
Stando alla relazione della Corte dei Conti, nel 2017 le concessioni autostradali hanno generato un fatturato da oltre sette milioni di euro, sei dei quali rappresentano il ricavo netto legato al pedaggio. Un affare senza ombra di dubbio conveniente a prescindere dall’accordo dei concessionari con lo Stato.
“Ogni chilometro di autostrada genera annualmente ricavi medi oltre 1,1 milioni”
A proposito dello Stato. La Corte dei Conti, citando Bankitalia, evidenzia come “ogni chilometro di autostrada genera annualmente ricavi medi per oltre 1,1 milioni. 300 mila per lo Stato e 850 mila per le concessionarie, beneficiarie anche dei ricavi da subconcessioni e da altre attività commerciali svolte nella rete“.
Un guadagno esiguo per lo Stato
Alla luce dei dati di Bankitalia ripresi dalla Corte dei Conti, il giro delle concessioni autostradali rappresenta un grande affare per le società che le gestiscono e un affare decisamente meno conveniente per lo Stato che si aggiudica solo una minima parte della posta in palio.
La battaglia di Di Maio contro Autostrade e il nodo degli investimenti
Dopo la tragedia del Ponte Morandi, Luigi Di Maio ha iniziato una campagna per la revoca delle concessioni autostradali ad Aspi, che secondo il leader del Movimento 5 Stelle nel corso degli anni avrebbe risparmiato sulla manutenzione a discapito della sicurezza degli utenti.